Home » Esplora » Percorsi e itinerari » Percorsi Trekking » PERCORSO DEI 4 FORTI Porto Ercole
Punto di partenza: Piazza Roma
Da Piazza Roma si imbocca Viale Caravaggio, che conduce fino alla chiesa di San Rocco, luogo di culto completamente ricostruito agli inizi del Settecento dopo la Guerra di Successione Spagnola (1701–1714).
La “Via degli Orti” e Cala Galera
Dalla chiesa si prosegue lungo la Via degli Orti, strada che conduce verso Forte Filippo. Lungo il cammino si apre un affaccio mozzafiato sulla rada di Cala Galera, un tempo importante approdo naturale per la città romana di Cosa, fondata nel 273 a.C. Durante il Rinascimento offriva rifugio alle galee in transito, probabilmente da qui deriva il suo nome. Negli anni ’70, sotto l’amministrazione del sindaco Susanna Agnelli, venne costruito uno dei primi e più rilevanti porti turistici privati d’Italia. Oggi Cala Galera conta 670 posti barca, di cui 60 destinati a imbarcazioni di grandi dimensioni, ed è considerato uno dei porti più attrezzati del Tirreno. Tuttavia, le modifiche alle correnti marine hanno causato un progressivo insabbiamento della baia.
Il Forte di Santa Caterina
La Via degli Orti termina al Forte di Santa Caterina, costruito dagli Spagnoli nella seconda metà del Seicento a difesa dell’ingresso del porto. La sua posizione strategica permetteva un tiro incrociato a pelo d’acqua con la batteria opposta di Santa Barbara. Oggi il forte è di proprietà privata.
La ronda di Forte Filippo
Si sale quindi verso Forte Filippo, capolavoro di architettura militare iniziato nel 1558 per volere di Filippo II di Spagna, su progetto dell’architetto Giovanni Camerini. Sebbene oggi il forte sia un condominio privato, è possibile accedere agli esterni e ai camminamenti, noti come “ronda di Forte Filippo”. Da qui si gode una spettacolare vista a 360° su Porto Ercole, la Laguna di Orbetello, Ansedonia e il Mar Tirreno. Poco distante si trova anche l’antico mulino del presidio, detto il Mulinaccio.
Verso Forte Stella
Scendendo dal promontorio del Monte Filippo e attraversando la Strada Provinciale, si prosegue lungo la Strada Panoramica verso Forte Stella. Un’ampia salita conduce all’ingresso del forte, che risale alla seconda metà del Cinquecento e sorge sul sito di un precedente fortilizio senese, noto come Sant’Ippolito. Forte Stella, con la sua inconfondibile pianta a sei punte, è uno splendido esempio di architettura militare rinascimentale. Dalle sue terrazze lo sguardo abbraccia il panorama da Magliano fino a Civitavecchia e Giannutri.
Forte Stella
Autentico gioiello di architettura militare del tardo ‘500, si trova a 157 metri slm, su un colle a Sud di Porto Ercole e prende il nome dalla forma stellare del suo nucleo centrale: una stella a sei punte situata al centro di un ampio recinto quadrilatero, difeso da quattro bastioni, costruito nel 1676.
La scorreria del Camposanto
Uscendo dal ponte levatoio del forte, ci si addentra in un antico sentiero che attraversa una fitta macchia mediterranea. Alla fine della discesa appaiono i resti delle mura dell’antico cimitero di Porto Ercole, attivo dal 1834 al 1897, oggi in rovina ma ancora visibile nella sua struttura originaria.
La “Via dei Morti”
Dall’ingresso murato del vecchio camposanto parte l’antica “Via dei Morti”, recentemente ripristinata. Questo percorso era utilizzato per raggiungere il cimitero partendo dalla chiesa storica del borgo.
Il Trivio e le Viste
La Via dei Morti incrocia la Strada Panoramica e la via che sale alla Rocca. Un tempo questo crocevia era segnato da una grande croce in ferro, documentata nella cartografia settecentesca e ricordata anche nel nome della spiaggia sottostante: Le Viste, un angolo incantevole dell’Argentario. Proprio qui, nel 1954, venne girata la scena del naufragio di Ulisse, interpretato da Kirk Douglas, con Rossana Podestà nel ruolo di Nausicaa, per la regia di Mario Camerini e Mario Bava. Vi parteciparono anche Silvana Mangano e Anthony Quinn. Nel 1968 la spiaggia ospitò parte delle riprese della celebre serie tv “L’Odissea”, diretta da Franco Rossi, con Bekim Fehmiu, Irene Papas e Scilla Gabel. Oggi vi si trova lo stabilimento balneare La Riva del Marchese.
La Rocca
Salendo verso la Rocca, si apre una magnifica vista sull’Isolotto. L’imponente fortificazione occupa l’intera sommità del colle, con i suoi bastioni, fossati e camminamenti. L’origine risale a una torre medievale, poi ampliata dai Senesi nel Quattrocento e trasformata nel Cinquecento dai Presidi Spagnoli su impulso di Cosimo I de’ Medici e Filippo II, sempre sotto la guida di Camerini. All’interno si aprono cortili, antichi alloggi e una cappella, oggi inglobati in un condominio privato acquistato negli anni ’60 da Sophia Loren e Carlo Ponti.
Il Sentiero del Soccorso
Dal piazzale della Rocca parte il Sentiero del Soccorso, che scende a picco sul mare lungo i bastioni. In epoca antica vi era una piccola porta di fuga per gli assediati. Il sentiero porta dentro le mura del borgo, fino alla sommità della scalinata delle “Case Sospese”, così chiamate perché un tempo vi si addossavano abitazioni sospese sulla scalinata stessa.
Robert Penn Warren e la Rocca poetica
Durante l’estate del 1954, 1955 e 1956, la Rocca ospitò lo scrittore e poeta Robert Penn Warren, sua moglie Eleanor Clark, la figlia Rosanna e la loro domestica. Warren, vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa nel 1947 con Tutti gli uomini del re, scrisse proprio qui una raccolta poetica, Promises. Uno dei componimenti, “To a one-year-old baby girl in a ruined fortress”, è dedicato alla figlia e ispirato dalla Rocca stessa. Nel 1957, Warren vinse il suo secondo Pulitzer, questa volta per la poesia.
La chiesa di Santa Croce e Sant’Erasmo
A metà della scalinata, sulla destra, si trova il portale dell’antica chiesa di Santa Croce, un tempo sede della confraternita omonima che gestiva l’ospedale locale. Si ritiene che qui fu assistito Caravaggio, morto a Porto Ercole il 18 luglio 1610. L’edificio oggi è una dimora privata. Poco più in basso si apre la piazzetta con la chiesa di Sant’Erasmo, la più antica del paese, edificata nel Quattrocento e luogo di sepoltura dei governatori spagnoli durante l’epoca dei Presidi. Attualmente è raramente aperta al pubblico.
Il pittore Giacomo Nani
Scendendo ancora, una targa ricorda il pittore Giacomo Nani, nato a Porto Ercole nel 1684 e trasferitosi a Napoli giovanissimo. Maestro della natura morta, le sue opere sono oggi conservate anche al Museo del Prado e a Magonza. Morì a Napoli nel 1770.
13 – Porta Senese e il ritorno al mare
Sbucando su Corso Principe Amedeo, ci si può addentrare nel cuore del borgo fino alla scenografica Piazza Santa Barbara, con il maestoso Palazzo del Governatore. In uscita si attraversa la storica Porta Senese, protetta da una caditoia e sormontata da una torre campanaria ottagonale del 1577. Poco oltre, sulla sinistra, si trova l’ex cappella di Santa Maria di Monserrato, oggi abitazione privata.
Superata Piazza Ricasoli, si prende via dei Pescatori per raggiungere il Lungomare Andrea Doria, punto d’arrivo e di riposo dopo un itinerario tra paesaggi, fortificazioni e storie indimenticabili.
Per offrire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Acconsentendo a queste tecnologie, potremo elaborare dati come il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso potrebbero influire negativamente su alcune funzionalità.