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Dalla sua fondazione nel XIII secolo fino alla sua trasformazione in prigione nel XX secolo, la Rocca Aldobrandesca è un simbolo di difesa, ingegno architettonico e stratificazioni storiche.
Il Forte Pozzarello è l’ultima grande fortificazione costruita sul Monte Argentario. La sua edificazione risale all’Unità d’Italia, dopo che Roma era divenuta la nuova capitale del Regno e gli esperti militari dell’epoca pensavano che la sua difesa dovesse iniziare dal golfo S. Stefano-Talamone, luogo ideale per un eventuale sbarco nemico.
I lavori di costruzione per questa possente fortificazione iniziarono nel 1881 e andarono avanti fino al 1888, quando finalmente fu terminata e armata. Il costo dell’opera fu di oltre 5 milioni di lire.
Il forte si trova a circa 190 metri slm in posizione antistante la cala omonima, posta sulla costa settentrionale dell’Argentario. La sua fisionomia ricalca l’architettura tipica delle fortificazioni piemontesi dell’epoca. Piuttosto complessa nella planimetria trapezoidale e nell’articolazione degli spazi interni, essa si sviluppa soprattutto nel sottosuolo, su tre diversi piani di livello, e occupa tutta la sommità del colle omonimo. Copre una superficie di circa 8 mila mq e comprende 18 locali per la guarnigione ed altri destinati a magazzino. Era difesa da un fossato a secco, ampio e profondo, con l’accesso provvisto di ponte levatoio in ferro.
Progettato per la difesa contro gli attacchi portati dal mare, il forte divenne obsoleto con l’affermarsi dell’aviazione, per cui dopo la Prima Guerra Mondiale fu trasformato prima in batteria costiera, quindi in deposito munizioni. In seguito a quest’ultima destinazione, fu dotato internamente di lunghi percorsi su rotaie per rendere più agevole e sicuro il trasporto del delicato e pericoloso materiale.
Il Forte Pozzarello è rimasto in attività fino al 1975 e da allora è rimasto abbandonato.
Posizione: φ = 42° 26’ 13” N – λ = 11° 7’ 23” E.
Per raggiungerlo: Invisibile sia dal mare che dalla strada litoranea che conduce a Porto S. Stefano, il forte si raggiunge dopo aver superato la Cala del Pozzarello, percorrendo l’ex strada militare che da Poggio Calvello sale fino alla sommità del poggio dove sorge la struttura.
Il Forte del Pozzarello si trova in una posizione panoramica, sulla cima di una collina che domina il mare, a breve distanza da Porto Santo Stefano. Per raggiungerlo, si percorre un sentiero pedonale che parte dalla strada provinciale (SP161), nei pressi della località Pozzarello. Il percorso è una mulattiera sterrata con una pendenza leggera, che attraversa la natura mediterranea e alcune gallerie della vecchia ferrovia.
Il cammino è piacevole per chi ama passeggiare, ma non è adatto a sedie a rotelle o a chi ha difficoltà motorie: il fondo è in terra e pietre, con tratti irregolari e lievi dislivelli. L’arrivo al forte richiede di attraversare una porta ad arco nelle mura, senza rampe o percorsi accessibili alternativi.
L’edificio è in gran parte interrato, e l’interno comprende gallerie, magazzini e camminamenti militari, accessibili solo a piedi. Non ci sono ascensori, corrimano o segnaletica tattile, e l’illuminazione può essere scarsa. Anche per l’esterno è necessario camminare su terreni sconnessi o in pendenza.
Per questi motivi, la visita è consigliata solo a persone con buona autonomia fisica. Si raccomanda di indossare scarpe comode e di farsi accompagnare se si ha anche una lieve difficoltà di deambulazione.
Nonostante le barriere, il percorso fino al forte regala una vista suggestiva sulla laguna di Orbetello e il mare dell’Argentario, e rappresenta un’esperienza immersiva nella natura e nella storia.
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