Home Ā» Argentario Ā» Porto Ercole
Un viaggio attraverso le origini antiche,
le lotte medievali e il fascino del Rinascimento di un borgo
affacciato sul mare.
Porto Ercole ĆØ un piccolo paese nel Sud della Toscana, sorge nella zona meridionale dellāArgentario, in quella che non a caso si chiama Costa dāArgento.
Lāabitato si sviluppa lungo unāampia insenatura protetta dai venti da due alture a picco sul mare. Sulla destra, il paese vecchio se ne sta da secoli abbarbicato sotto la fortezza della Rocca. Al centro, nella zona pianeggiante, conosciuta come āle Grotteā, un serpentone di abitazioni si snoda seguendo lāandamento della baia. Sul lato sinistro, invece, una lunga fila di case risale la collina di Forte Filippo per poi discenderla ed espandersi a macchia dāolio dietro al porto turistico di Cala Galera.
Il nome Porto Ercole è probabilmente di origine Greca, più precisamente Focese, una popolazione devota ad Ercole, scelto per le somiglianze con un approdo simile in Anatolia, la loro terra natale. Porto Ercole infatti vanta origini antichissime. Già nel periodo neolitico fu luogo di insediamenti primitivi poi sviluppati dagli Etruschi e dai Romani.
Nel medioevo fiorƬ sotto lāinfluenza di Siena per cui lāapprodo costituiva un importante scalo commerciale. Nel 1296 venne edificata dagli Aldobrandeschi la prima torre della Rocca, mentre le mura castellane risalgono al XV secolo, periodo in cui era indispensabile proteggere il paese dai pirati. Il più celebre, il corsaro Barbarossa, saccheggiò Porto Ercole nel 1544 distruggendo le strutture erette dal ricco mercante e mecenate senese Agostino Chigi che aveva affittato lo scalo nel 1507.Ā
Pochi anni dopo, nel 1555, Porto Ercole fu teatro della capitolazione della Repubblica di Siena contro Firenze e lāImpero, in quellāassedio immortalato dal Vasari in un affresco a Palazzo Vecchio nella Sala dei Cinquecento. Ć proprio nel Rinascimento che il borgo raggiunge il suo massimo splendore, infatti nel 1559, terminata lāoccupazione ispano-fiorentina, Filippo II, Re di Spagna, decide di instaurare una piazzaforte e chiama i migliori architetti militari del tempo, come il Camerini, a lavorare alle fortificazioni dello Stato dei Presidi, entitĆ politica che avrĆ fine solo nel 1801.Ā
Proprio qua, durante la dominazione spagnola, Michelangelo Merisi da Caravaggio, ferito e malato, braccato dai sicari e allāinseguimento della feluca con le sue opere, venne ricoverato nellāospedale della confraternita di Santa Croce, dove spirò il 18 Luglio 1610.
IlĀ porto turisticoĀ diĀ Cala GaleraĀ ĆØ stato uno dei primiĀ approdi privatiĀ italiani. Fu edificato nei primi anni ā70 durante lāamministrazione diĀ Susanna AgnelliĀ e i lavori vennero affidati a una dittaĀ franceseĀ allāavanguardia in questo tipo di opere.
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