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Questo itinerario segue lo stesso tracciato del percorso n. 22 fino al chilometro 3,9, dove si incontra un quadrivio. A questo punto, invece di dirigersi verso la torre come nel percorso precedente, si prosegue dritti lungo la strada maestra, tenendo la destra.
Dopo circa 10 minuti di cammino, si incontra un cancello aperto (o semi-aperto) che introduce all’area del Forte del Pozzarello, una struttura militare storica costruita in epoca ottocentesca, oggi in stato di parziale abbandono.
Se il cancello risulta accessibile, è possibile dare una rapida occhiata all’interno, sempre con estrema prudenza. Per visitare ufficialmente il sito, è consigliabile contattare gli uffici comunali di Monte Argentario per verificare la possibilità di accesso e le condizioni di sicurezza.
⚠️ Attenzione: anche in caso di accesso consentito, è severamente sconsigliato entrare nei sotterranei o salire sulle torrette, in quanto le strutture sono pericolanti e non in sicurezza.
Per il ritorno, valgono le stesse opzioni indicate nell’itinerario 22. Tuttavia, stavolta la discesa alternativa verso Porto Santo Stefano si trova alla destra del quadrivio, offrendo una via più rapida e panoramica per completare l’anello escursionistico.
Itinerario ad anello che parte dall’ex tracciato ferroviario di Porto Santo Stefano e conduce al Forte del Pozzarello, una storica struttura difensiva dell’Ottocento affacciata sul mare. Dopo aver attraversato la galleria e affrontato la salita iniziale, si supera il quadrivio del km 3,9 (vedi Itinerario 22), proseguendo dritti verso l’antico forte. Il sito, se accessibile, consente una breve sosta storico-culturale. Il ritorno può avvenire lungo la discesa alternativa verso il paese.
Lunghezza stimata: circa 9 km
Durata media: 2 h 00 min – 2 h 40 min
Punti di sosta e interesse:
Conclusione per lo sportivo:
Percorso interessante per chi cerca un’escursione a medio impegno con risvolti storici. Il tratto fino al forte alterna salita costante e scorci aperti, perfetto per un trekking esplorativo. L’eventuale discesa verso il mare consente un rientro dinamico e più veloce, ideale anche per chi vuole allenare la resistenza su terreno misto.
